Nel 2025, il panorama delle agevolazioni fiscali si arricchisce con una novità importante: il Bonus TARI, uno sconto sulla tassa rifiuti destinato alle famiglie in difficoltà economica. Introdotto ufficialmente dalla delibera ARERA n. 355/2025, questo bonus mira a rendere più equo il sistema di tassazione locale, seguendo il modello già applicato ai bonus sociali per luce, gas e acqua.
Cos’è la TARI?
La TARI (Tassa sui Rifiuti) è un tributo comunale che copre i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. È dovuta da chiunque possieda o utilizzi un immobile suscettibile di produrre rifiuti, indipendentemente dall’effettivo utilizzo.
Cos’è il Bonus TARI?
Il Bonus TARI consiste in una riduzione del 25% sull’importo della tassa rifiuti o sulla tariffa corrispettiva per il servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani. L’agevolazione è riconosciuta automaticamente ai nuclei familiari che rispettano determinati requisiti economici, senza necessità di presentare domanda.
Requisiti per accedere
Il parametro principale è l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). I limiti sono:
- Fino a 9.530 euro per nuclei familiari standard
- Fino a 20.000 euro per famiglie con almeno quattro figli a carico
L’ISEE deve essere aggiornato e registrato nei sistemi INPS per permettere l’accesso automatico al bonus.
Come funziona l’erogazione
- Il bonus è automatico: non serve fare domanda, se l’ISEE è valido e aggiornato.
- Si applica a una sola utenza domestica per nucleo familiare.
- I Comuni e i gestori del servizio rifiuti ricevono i dati dai sistemi INPS e ARERA per applicare lo sconto direttamente nei bollettini.
Criticità e sviluppi
Alcuni Comuni hanno chiesto una proroga al 2026 per adeguarsi alle nuove regole, a causa delle difficoltà tecniche nel ricalcolo dei bollettini già emessi. Tuttavia, il bonus è operativo dal 1° gennaio 2025, salvo diverse disposizioni locali.