Il Gioco del Destino: Storia delle Lotterie in Italia

Le lotterie sono più di un semplice gioco d’azzardo; in Italia, rappresentano un capitolo fondamentale della storia economica, sociale e culturale. Nati per finanziare le casse dello Stato o per scopi caritatevoli, questi giochi di fortuna hanno plasmato intere città, influenzato la politica e sono diventati un rituale popolare radicato nel tessuto nazionale.

Dalle Origini ai Medici: Nascita e Consolidamento

Le radici delle lotterie moderne risalgono al XV e XVI secolo, ma la vera svolta si ebbe a Genova.

1. Il Progenitore: Il Gioco del Lotto (Genova, 1500)

L’antenato diretto del moderno gioco del Lotto nacque a Genova, legato all’elezione dei membri del Maggior Consiglio della Repubblica. Per sorteggiare i cinque senatori su 90 candidati, si utilizzava un sistema di estrazione che divenne presto un gioco d’azzardo popolare.

  • 1539: La Repubblica di Venezia introduce una lotteria pubblica per finanziare la fortificazione della città.

  • 1576: Genova ufficializza il gioco d’azzardo basato sull’estrazione dei nomi dei senatori, da cui deriva il nome “Lotto” (gioco del sorteggio). Quando le estrazioni divennero regolari, i nomi furono sostituiti da numeri da 1 a 90.

2. L’Espansione sotto i Medici (Firenze)

Nel Granducato di Toscana, i Medici videro nella lotteria un potente strumento fiscale. Lotterie pubbliche e private si diffusero, attirando giocatori e garantendo entrate significative per le opere pubbliche e l’assistenza ai poveri.

 Il Periodo Borbonico e l’Unità d’Italia

Con il passare dei secoli, il controllo statale sulle lotterie si rafforzò, in un tentativo costante di massimizzare gli introiti e limitare il gioco d’azzardo clandestino.

  • XVIII Secolo: Le lotterie si diffondono nei principali Stati pre-unitari: Napoli, Roma (Stato Pontificio) e Milano.

  • 1863: Il Regolamento Post-Unitario: Dopo l’Unità, il Regno d’Italia centralizzò il gioco del Lotto. Con la Legge 2273 del 1863, si stabilì che le lotterie e il Lotto dovessero essere gestiti dallo Stato. Questa mossa non solo unificò il regolamento, ma sancì il ruolo del gioco come strumento di gettito fiscale primario. Le ruote di estrazione storiche (Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia) vennero mantenute come simboli territoriali.

Le Lotterie Nazionali e la “Lotteria di Capodanno”

Il XX secolo vide l’affermazione di lotterie nazionali a scopo specifico.

1. La Lotteria di Beneficenza (1933)

La prima lotteria nazionale moderna fu istituita nel 1933 con lo scopo di raccogliere fondi per l’Ente Nazionale Assistenza Mutilati ed Invalidi di Guerra.

2. La Lotteria di Capodanno (Lotteria Italia)

L’evoluzione più famosa fu la Lotteria di Capodanno, spesso legata al nome di Lotteria Italia.

  • 1956: Viene abbinata a trasmissioni televisive di successo, un’intuizione che la trasformò in un fenomeno di massa. L’abbinamento a programmi come Canzonissima (che andò in onda dal 1957 al 1975) rese l’estrazione del 6 Gennaio (Epifania) un evento televisivo imperdibile, un vero e proprio rito collettivo.

  • Ruolo Sociale: Comprare il biglietto della Lotteria Italia non era solo un tentativo di vincita, ma un gesto profondamente integrato nelle tradizioni natalizie e di Capodanno delle famiglie italiane.

L’Era Contemporanea: Digitalizzazione e Nuove Forme

Oggi, il panorama dei giochi di fortuna è profondamente mutato, pur mantenendo salde le lotterie tradizionali.

  • Rinascita del Lotto: Il Lotto, con estrazioni trisettimanali e l’introduzione del “MillionDay” e del “Simbolotto”, resta uno dei pilastri del gioco pubblico.

  • Lotterie Istantanee (Gratta e Vinci): Introdotte negli anni ’90, le lotterie istantanee hanno rapidamente conquistato il mercato grazie alla gratificazione immediata, diventando una fonte di entrate fondamentale per l’Erario.

  • Il Digitale: L’avvento di Internet ha permesso l’accesso a lotterie e giochi gestiti dallo Stato anche attraverso piattaforme online, ampliando la portata del gioco nel XXI secolo.

Le lotterie, dunque, sono passate dall’essere un’estrazione politica genovese a un potente strumento fiscale statale e, infine, a un’icona del costume nazionale. Il loro successo duraturo in Italia testimonia il fascino immutabile che il gioco del destino esercita sull’immaginario collettivo.